PAROLE PAROLE PAROLE
Scrivere è un lavoro serio
Solitamente il termine secchiona si usa in modo spregiativo per descrivere una persona che si dedica allo studio con tutto il suo impegno.
Ma se la secchiona in questione è Roberta, tale termine assume una connotazione positiva. Lei stessa è molto orgogliosa di esserlo, perché sostiene che studiare sia il più grosso privilegio che si possa avere. E come darle torto?Roberta è una copywriter e business writer, aiuta quindi professionisti e aziende a scrivere testi professionali per carta e web.
Il suo lavoro, parzialmente creativo, è soprattutto tecnico perché una buona parte del tempo è costituita da studio e ricerca. Ed è proprio in questa fase che Roberta si illumina e il suo lavoro assume un bel colore rosso acceso: la curiosità e il desiderio di imparare nuovi aspetti di una professione o di un settore produttivo, è bello e stimolante al massimo!Non si ferma mai alla superficie delle cose, ma le sviscera e le approfondisce il più possibile, tanto che alle volte è costretta a richiamare all’ordine il suo autocontrollo per non farsi prendere troppo la mano e lasciarsi trascinare nel vortice della ricerca continua.
Poi arriva il momento di scrivere e anche in questo caso non si risparmia: sopra ad un testo ci suda per renderlo chiaro, preciso, efficace e ricco allo stesso tempo.
Ho immaginato Roberta tra mille parole di color rosso, e mi è venuta una curiosità: quali sono le sue parole preferite? Temendo ne avesse mille, appunto, le ho chiesto di citarmene tre. Ecco il risultato:
Alfabeto, perché il fatto che con pochissimi segni (26 per l’italiano) si possano costruire potenzialmente un numero infinito di parole e di frasi, lo trovo di una potenza fin quasi difficile da razionalizzare.
Storia, perché noi umani siamo letteralmente immersi nelle storie: è un modo in cui pensiamo, è un modo in cui raccontiamo di noi e di ciò che accade, in generale. Il tutto con delle figure e delle dinamiche archetipo che sono sempre quelle, ripetute: nelle chiacchiere da bar, nei discorsi impegnati, nei miti, nei film, nei romanzi, nelle fiabe, negli spot. Dappertutto.
Numero, perché come per le parole, i numeri possono essere infiniti. E per me, che non li ho mai amati perché facilmente vengono comunicati in modo distorto per manipolare il lettore, oggi sono una risorsa: proprio i dati sono il punto di partenza per realizzare contenuti sempre più mirati, più aderenti alle esigenze delle persone che li dovranno leggere per informarsi o utilizzarli per raggiungere un obiettivo.
Senza dubbio secchiona, ma anche responsabile e seria. Come non affidarle la produzione di un testo?
Roberta Basso la potete trovare qui → https://www.robertabasso.it/