Il mio studio dista una quindicina di chilometri da quello di Erica.
Percorro sempre molto volentieri quella strada panoramica: distese di campi a destra e a sinistra, di fronte la montagna che si avvicina sempre più e che nelle giornate limpide ha dei colori davvero spettacolari. Il suo studio si trova in un paesino ai piedi della montagna, dove le vie sono strette strette,  le case collegate l’una all’altra, e all’interno dei portoni si nascondo giardini meravigliosi.
Erica mi accoglie con il consueto sorriso e il suo “Ciaooo”, proprio così, con tante o, che saprei riconoscere tra mille.
Dopo il caffè e una chiacchierata di lavoro, le chiedo di mostrarmi i suoi quadri e, in particolare, quello che la rappresenta maggiormente. Erica è una grafica e web designer molto creativa, tanto che da un po’ di anni si dedica anche alla pittura. Disegnare e dipingere sono per lei un ottimo antistress, un modo per stare in contatto con se stessa, per esprimere le emozioni. Ha, quindi, una funzione terapeutica e nessuna pretesa artistica.

“Il quadro a cui sono più affezionata e che più mi rappresenta è questo, perché come la protagonista ho un occhio grande che è la metafora del mio sguardo attento verso gli altri; i capelli così fluenti rappresentano invece la parte più seducente, quella che vorrei avere più spesso. È  la metà di me più luminosa, mentre la metà che non c’è, rappresenta la mia parte in ombra, la parte di disillusione che ho nei confronti della vita e nei cambiamenti profondi, e anche quella più pratica.”

Mi spiega che anche nel suo lavoro è così: c’è una parte più creativa che le permette di avere il giusto entusiasmo e la giusta energia per accogliere nuove sfide e nuovi progetti, mossa dal desiderio di rendere il risultato il più originale possibile. Poi c’è una parte più pratica, che la aiuta a concretizzare ciò che altrimenti rimarrebbe pura fantasia.
Erica investe molto sulla propria persona e di recente ha frequentato un corso di Coaching di cui è molto soddisfatta, in quanto le ha permesso di crescere personalmente e professionalmente. Ha imparato a stare in relazioni con gli altri in modo più efficace: riesce ad ascoltare i clienti con maggiore attenzione, fare le domande giuste per comprendere ciò di cui hanno bisogno e realizzare loro l’abito su misura.
Rispetto al passato, in cui si sentiva molto più insicura nel lavoro, ha imparato ad apprezzare la sua unicità e a vedere la sua metà più luminosa, quella rappresentata nel quadro, e altrettanto cerca di fare con i suoi clienti incoraggiandoli a valorizzarsi.

Erica ci regala due consigli preziosi:

1. Per rappresentarsi nel modo più autentico possibile e costruire di conseguenza la propria immagine professionale, è necessario uscire dalla fredda logica del marketing. Inizia rispondendo a questa domanda:
Che cosa ti fa brillare gli occhi del tuo lavoro?

2. Per scegliere i colori del tuo logo, o del sito, non serve inventarsi nulla: osserva come la natura abbina i colori e imitala!

Erica organizza la manifestazione Dardartisti che ospita artisti e artigiani locali lungo le vie e dentro i portoni del suo paese. Per saperne di più → https://www.facebook.com/dardagosto/

È anche autrice del mio sito, perciò se ti piace, sappi che il merito è suo! 😉
Per saperne di più su Erica Santin e il suo lavoro, visita il sito → www.diversa-mente.com