LA SCRITTURA EMOZIONALE
Come rendere un testo più coinvolgente
“Non si scrive per la carta o per il web, si scrive per le persone!”
Non ricordo dove ho letto questa frase, quanto mai vera, so solo che l’ho fatta presto mia.
Senz’altro la scrittura per carta e quella destinata al web seguono regole diverse, ma è pur vero che quando scriviamo ci rivolgiamo sempre a qualcuno, e quel qualcuno sono persone fatte di materia, storie e soprattutto di emozioni.
Come possiamo coinvolgerli con i nostri testi se non facendoli emozionare?
Riprendendo il tema già trattato nel mio articolo del 16 febbraio (puoi leggerlo qui → https://officinaparole.it/blog/personal-storytelling/), per raccontarsi è indispensabile tener presente le 5 parole chiave CONSAPEVOLEZZA, UNICITÀ, AUTENTICITÀ, EMOZIONI, COERENZA: se ho una buona consapevolezza di me, racconto la mia professione facendo emergere il lato umano e le caratteristiche che rendono me e il mio lavoro unico, mi rivelo agli altri per ciò che sono realmente senza maschera alcuna, facendo trasparire le emozioni di cui sono fatto in quanto persona, risulterò credibile, affidabile e coerente.
Ciò che permette alle persone di sceglierti e seguirti è una comunicazione emozionale, che li faccia entrare in relazione con te. Raccontarti mettendo in risalto il lato umano, i volti, le esperienze, le sfide, i sacrifici, i valori, farà sì che le persone entrino nella tua dimensione e provino quello che provi tu.
Per fare ciò ci aiutano:
– immagini: descrivere ciò che vediamo, i colori, i sapori, aiuterà il lettore ad immedesimarsi ed entrare nella scena, con più possibilità di provare emozioni.
– metafore: utilizzarle aiuta a stimolare una riflessione, trasferire valori, risvegliare emozioni. La metafora infatti ci aiuta a tirare fuori la parte più autentica di noi e ad esprimere emozioni che non sappiamo raccontare in altro modo.
Facciamo un esperimento creativo?
Prova a costruire un micro testo narrato in prima persona lasciandoti ispirare da queste 3 immagini.
La prima rappresenta il personaggio, che va descritto partendo da questo incipit: io sono come…
La seconda rappresenta l’azione, quindi fai muovere il personaggio attraverso questa carta: che cosa fa? Cosa succede?
La terza rappresenta il finale: come si conclude la storia?
Ricordati di descrivere ciò che vedi, come ti senti, le emozioni che provi: il lettore deve poter entrare in contatto con te e con la tua storia!
Se vuoi spedirmi il tuo racconto e avere un feedback, inviamelo a info@officinaparole.it: sarò felicissima di leggerlo! 🙂
(Le immagini sono tratte dal gioco in scatola Dixit, l’illustratrice è Marie Cardouat)