La scrittura è un ottimo strumento da utilizzare nella propria professione, qualunque essa sia.
Può essere utilizzata, tra le varie, per l’autoformazione.
Che cosa significa utilizzare la scrittura per autoformarsi?
Significa imparare dalla nostra storia e dalle nostre esperienze, mettendole a disposizione del nostro lavoro.
Scrivere un’autobiografia formativa significa scrivere la nostra storia da un punto di vista specifico, che ci permetta di entrare in empatia con il cliente ad esempio, oppure che ci aiuti a trovare soluzioni a problemi già affrontati in passato.
L’esempio che mi viene più facile fare è quello dell’insegnante che si trova in difficoltà con i propri studenti:
scrivere l’autobiografia dal punto di vista di quando lei o lui era studente, l’aiuterebbe ad entrare maggiormente in empatia con i suoi allievi, riappropriandosi di parti di sé ancora presenti.
Si può utilizzare la scrittura anche per progettare, attraverso il cosiddetto diario di progetto: depositare su carta la propria idea, valutarne pro e contro, identificare le tappe per realizzarlo e, perché no, raccontare ciò che accade e come ci si sente lungo il percorso, è un ottimo modo per riordinare le idee e dare loro forma concreta.

La scrittura è quindi uno strumento di sviluppo personale e professionale, perché ci permette di apprendere attraverso l’esperienza. Imparare significa creare e sperimentare e l’esperienza diventa così profondamente insita in noi che non può essere dimenticata.

Volete sperimentare?
Prendete un quaderno e iniziate a scrivere la vostra esperienza come cliente, anziché come professionista.
Prendetene un altro e scrivete il vostro progetto e tutto ciò che avete intenzione di fare per realizzarlo.
A tal proposito potete leggere anche il mio post sull’Alternative Book https://officinaparole.it/blog/alternative-book/